sabato 4 agosto 2007

La porta dei ricordi


Ci sono dei libri che ti restano nell'anima, uno di questi per me è stato Cent'anni di solitudine di G.G.Marquez. Indimenticabile. L'ho letto quindici anni fa per la prima volta, ero ancora una ragazzina. Oggi sfogliando uno dei miei "diari di una vita" ho ritrovato una frase di quelle che ero solita appuntarmi ogni volta che, leggendo un libro, ritrovavo qualcosa di me stessa, qualcosa in cui rivivevo ciò che era stato, ciò che era in quel momento, e perchè no...anche qualcosa che speravo, temevo, sognavo ci fosse in futuro. Ve la cito:
"...che in qualsiasi luogo si fossero trovati si ricordassero sempre che il passato era menzogna, che la memoria non aveva vie di ritorno, che qualsiasi primavera antica è irrecuperabile e che l'amore più sfrenato e tenace era in ogni modo una verità effimera..."
Lascio a voi i commenti...

1 commento:

Anonimo ha detto...

tutto passa...
tranne il passato
lui rimane lì
fermo nella nostra memoria
vivo nelle emozioni....

Ps:
"l'isola di arturo" è favoloso..