venerdì 10 agosto 2007

Notte di San Lorenzo

















Siamo pronti! Come ogni anno andiamo a veder cadere le stelle.
Si dice che in questa notte, ogni stella cadente è un desiderio avverato
per chi ha il privilegio di vedere la pioggia di stelle che il cielo ci regala.
Che notte magica, questa notte...
Il mio ricordo va ad una notte sulla spiaggia indimenticabile...
Quante stelle quella notte ho visto cadere...
E quanti anni sono trascorsi da quella notte...
Il mio amore però è rimasto sempre quello...

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.

Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.

Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!


X Agosto, Giovanni Pascoli


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