giovedì 31 gennaio 2008

Accetta


Siamo convinti che la nostra vita sarà migliore quando saremo sposati, quando avremo un primo figlio o un secondo.
Poi ci sentiamo frustrati perché i nostri figli sono troppo piccoli per questo o per quello e pensiamo che le cose andranno meglio quando saranno cresciuti.
In seguito siamo esasperati per il loro comportamento da adolescenti.
Siamo convinti che saremo più felici quando avranno superato quest'età.
Pensiamo di sentirci meglio quando il nostro partner avrà risolto i suoi problemi, quando cambieremo l'auto, quando faremo delle vacanze meravigliose, quando non saremo più costretti a lavorare.

Ma se non cominciamo una vita piena e felice ora, quando lo faremo?
Dovremo sempre affrontare delle difficoltà di qualsiasi genere.
Tanto vale accettare questa realtà e decidere d'essere felici, qualunque cosa accada.

Alfied Souza diceva:
"Per tanto tempo ho avuto la sensazione che la mia vita sarebbe presto cominciata, la vera vita! Ma c'erano sempre ostacoli da superare strada facendo, qualcosa d'irrisolto, un affare che richiedeva ancora tempo, dei debiti che non erano stati ancora regolati.
In seguito la vita sarebbe cominciata.
Finalmente ho capito che questi ostacoli: erano la vita."

Questo modo di percepire le cose ci aiuta a capire che non c'è un mezzo per essere felici ma la felicità è il mezzo.
Di conseguenza gustate ogni istante della vostra vita e gustatelo ancora di più quando potete dividerlo con una persona cara, una persona molto cara per passare insieme dei momenti preziosi della vita.
Ricordatevi che il tempo non aspetta nessuno.

Allora smettete di aspettare di finire la scuola, di tornare da scuola, di perdere 5 kg, di avere dei figli, di vederli andare via di casa.
Smettete di aspettare di cominciare a lavorare, di andare in pensione, di sposarvi.
Smettete di aspettare il venerdì sera, la domenica mattina, di avere una nuova macchina o una casa nuova.
Smettete di aspettare la primavera, l'estate, l'autunno o l'inverno.
Smettete di aspettare di lasciare questa vita, e decidete che non c'è momento migliore per essere felici che il momento presente.
Quello donato da Dio.

La felicità e le gioie della vita non sono delle mete, ma un viaggio.

Un pensiero per oggi:
Lavorate, come se non aveste bisogno di soldi.
Amate, come se non doveste soffrire mai.
Ballate, come se nessuno vi guardasse.

Ora rifletti bene e cerca di rispondere a queste domande:
Nomina le 5 persone più ricche del mondo.
Nomina le 5 ultime vincitrici del concorso Miss Universo.
Nomina 10 vincitori del premio Nobel.
Nomina i 5 ultimi vincitori del premio Oscar come migliore attore od attrice.
Come va? Male? Non preoccuparti.
Nessuno di noi ricorda i migliori di ieri.
E gli applausi se ne vanno! E i trofei si impolverano!
I vincitori sì dimenticano!

Adesso rispondi a queste altre:
Nomina 3 professori che ti hanno aiutato nella tua formazione.
Nomina 3 amici che ti hanno aiutato in tempi difficili.
Pensa ad alcune persone che ti hanno fatto sentire speciale.
Nomina 5 persone con cui passi volentieri il tuo tempo.

Come va? Meglio? Le persone che segnano la differenza nella tua vita non sono quelle con le migliori credenziali, con molti soldi, o i migliori premi... sono quelle che si preoccupano per te, che si prendono cura di te, quelle che ad ogni modo stanno con te.

Rifletti un momento. La vita è molto corta!



Fonte non specificata

domenica 27 gennaio 2008

16 doti di relazione


1. Aggiusta te stesso, e cerca di diventare amabile.
2. Abbi l'umiltà dei tuoi limiti.
3. Non parlare sempre e solo di diritti: abbi il senso degli altri.
4. Non usare le lenti d'ingrandimento per i torti ricevuti
5. Non essere suscettibile.
6. Cura di essere umorista.
7. Impara a dimenticare.
8. Non ricompensare il bene con il male.
9. Lascia che gli altri siano diversi.
10. Abituati a sopportare te stesso.
11. Non vedere negli altri concorrenti che ti tolgono lo spazio vitale.
12. Non essere causa di recriminazione.
13. Sii discreto.
14. Non pretendere di essere competente su tutto e su tutti.
15. Sii sincero, paziente e chiaro nei rapporti con gli altri.
16. Accetta con grazia di essere "Servo di Jahvé".


Compito difficile, oggi.

Io mi sono confrontata con queste "doti", e vi assicuro che il quadro che ne è uscito, non è dei migliori...

E voi?

martedì 22 gennaio 2008

Signore insegnami a parlare


Signore, insegnami a non parlare
come un bronzo risonante
o un cembalo squillante,
ma con amore.
Rendimi capace di comprendere
e dammi la fede che muove le montagne,
ma con l'amore.
Insegnami quell'amore che è sempre paziente
e sempre gentile;
mai geloso, presuntuoso, egoista o permaloso;
l'amore che prova gioia nella verità,
sempre pronto a perdonare,
a credere, a sperare e a sopportare.
Infine, quando tutte le cose finite
si dissolveranno
e tutto sarà chiaro,
che io possa essere stato il debole ma costante
riflesso del tuo amore perfetto


Madre Teresa di Calcutta

venerdì 18 gennaio 2008

Ricomincia


Ricomincia
se sei stanco e la strada ti sembra lunga,
se ti accorgi che hai sbagliato strada,
...non lasciarti portare dai giorni e dai tempi.

Ricomincia
se la vita ti sembra troppo assurda,
se sei deluso da troppe cose
e da troppe persone,
...non cercare di capirne il perché.

Ricomincia
se hai provato ad amare e ad essere utile,
se hai conosciuto la povertà e i tuoi limiti,
...non lasciare là un impegno a metà assolto.

Ricomicia
se gli altri ti guardano con rimprovero,
se sono delusi di te, irritati,
...non ribellarti, non domandar loro nulla.

Ricomincia
perché l'albero germoglia di nuovo
dimenticando l'inverno,
il ramo fiorisce
senza domandare perché
e l'uccello fa il suo nido
senza pensare all'autunno,
perché la vita è speranza e sempre.

Ricomincia!


Fonte non specificata

mercoledì 16 gennaio 2008

Fragilità


Vi è stato detto
che, come una catena, siete fragili
quanto il vostro anello più debole.
Questa è soltanto mezza verità.
Siete anche forti
come il vostro anello più saldo.
Misurarvi dall'azione più modesta
sarebbe come misurare la potenza dell'oceano
dalla fragilità della schiuma.
Giudicarvi dai vostri fallimenti
è come accusare le stagioni
per la loro incostanza.
E voi siete come le stagioni,
e anche se durante il vostro inverno
negate la vostra primavera,
la primavera, che in voi riposa,
sorride nel sonno e non si offende.

Kahlil Gibran, Il Profeta



Mi ha sempre fatto riflettere Gibran.Soprattutto in questo periodo.
Mi sento molto fragile in questi giorni, vorrei reagire alla mia apatia, alla mia staticità, ma quello che mi riesce di fare è solo perdere tempo.
Vorrei abbandonare tutto,(ho pensato anche di chiudere il blog),dimenticare tutti gli sforzi fatti per arrivare fino a qui. Ma poi non ho la forza di rinunciare, sono combattiva, ma fragile.
Qualcuno mi ha detto: "Hai paura di andare avanti perchè sei codarda, riusciresti a realizzare ciò che ti preme, se solo avessi il coraggio di sfidarti."
Forse è vero.
Si, il mio inverno è questo, il non riuscire a vedere il sole, e mi ritrovo qui a negare ciò che ho fatto, chiusa in questo presente infinito...

PS: Scusatemi se non sono molto presente sui vostri blog, ma è un periodo un pò così.
So che capirete.

martedì 15 gennaio 2008

Le pillole per la sete



"Buon giorno", disse il piccolo principe.
"Buon giorno", disse il mercante.
Era un mercante di pillole perfezionate che calmavano la sete. Se ne inghiottiva una alla settimana e non si sentiva più il bisogno di bere.
"Perché vendi questa roba?" disse il piccolo principe.
"E' una grossa economia di tempo" disse il mercante. "Gli esperti hanno fatto dei calcoli. Si risparmiano cinquantatré minuti alla settimana".
"E che cosa se ne fanno di questi cinquantatré minuti?".
"Se ne fa quel che si vuole..."
"Io", disse il piccolo principe, "se avessi cinquantatré minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana...".


Antoine de Saint Exupéry, Il Piccolo Principe, XXIII


sabato 12 gennaio 2008

Ho imparato...



Ho imparato che nessuno è perfetto,

finché non ti innamori.

Ho imparato che la vita è dura, ma io di più.

Ho imparato che le opportunità non vanno mai perse;

quelle che lasci andare tu le prende qualcun altro.

Ho imparato che quando serbi rancore e amarezza

la felicità va da un'altra parte.

Ho imparato che bisognerebbe sempre usare parole buone,

perché domani forse si dovranno rimangiare.

Ho imparato che un sorriso è un modo economico

per migliorare il tuo aspetto.

Ho imparato che non posso scegliere come mi sento,

ma posso sempre farci qualcosa.

Ho imparato che quando tuo figlio appena nato

tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno, ti ha agganciato per la vita.

Ho imparato che tutti vogliono vivere in cima alla montagna,

ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali.

Ho imparato che bisogna godersi il viaggio e non pensare solo alla meta.

Ho imparato che è meglio dare consigli solo in due circostanze:

quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.

Ho imparato che meno tempo spreco, più cose faccio.


Fonte non specificata



giovedì 10 gennaio 2008

L'amore fa

Il video non è il massimo, ma a noi interessano le parole...


L’amore fa l’acqua buona



Fa passare la malinconia


Crescere i capelli l’amore fa


L’amore accarezza i figli


L’amore parla con i vecchi


Qualcuno vuole bene ai più lontani


Anche per telefono


L’amore fa guerra agli idioti


Agli arroganti pericolosi


Fa bellissima la stanchezza


Avvicina la fortuna (quando può)


Fa buona la cucina


L’amore è una puttana


Che onora la bellezza


Di un bacio per regalo



Cose che fanno ridere l’amore fa


Cose che fanno piangere



L’amore fa belli gli uomini


Sagge le donne l’amore fa


Cantare le allodole


Dolce la pioggia d’autunno


E vi dico che fa viaggiare, sì


Illumina le strade


Fa grandi le occasioni


Di credere e di imparare



Cose che fanno ridere l’amore fa


Cose che fanno piangere



Fa crescere i gerani e le rose


Aprire i balconi l’amore fa


Confondere le città


Ma riconoscere i padroni (l’amore lo fa)


Aprire bene gli occhi


Amare più se stessi


L’amore fa bene alla gente


Comprendere il perdono


L’amore fa.



Parole e musica di Ivano Fossati

mercoledì 9 gennaio 2008

Io non ho bisogno...


Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti, di parole,
di parole scelte sapientemente,

di fiori detti pensieri,

di rose dette presenze,

di sogni che abitino gli alberi,

di canzoni che facciano danzare le statue,

di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti....

Ho bisogno di poesia,

questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

Alda Merini

lunedì 7 gennaio 2008

Sull'impegno


Ci impegniamo noi e non gli altri, unicamente noi e non gli altri:
né chi sta in alto né chi sta in basso, né chi crede né chi non crede.
Ci impegniamo senza giudicare

Chi non si impegna,

senza condannare chi non si impegna,

senza disimpegnarci perché altri
non si impegnano.
Sappiamo di non potere nulla su alcuno

Né vogliamo forzare la mano ad alcuno,

siamo ed intendiamo rimanere devoti
al libero movimento di ogni spirito
più che al successo di noi stessi
e dei nostri convincimenti.
Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita;
una ragione che non sia una
delle tante ragioni che ben conosciamo,
un utile che non sia una delle solite trappole generosamente offerte ai giovani
dalla gente pratica.
Si vive una volta sola

E non vogliamo essere giocati
In nome di nessun piccolo interesse.
Non ci interessa la carriera,

non ci interessa il denaro,

non ci interessa il successo di noi stessi,

né delle nostre idee,

non ci interessa passare alla storia.

Abbiamo un cuore giovane e ci fa paura
Il freddo della carta e dei marmi.
Ci impegniamo non per riordinare il mondo,
ma per amarlo,
per amare anche quello che non possiamo accettare,
anche quello che non è amabile,

anche quello che pare rifiutarsi all'amore,

poiché dietro ogni volto e sotto ogni errore

c'è insieme una grande sete d'amore:

il volto ed il cuore dell'amore.


Don Primo Mazzolari

Thinking Blogger Awards!!!


Un grazie di cuore a Gino per questa nomination!

Di cosa si tratta?
Bisogna nominare 5 BLOG CHE TI FANNO PENSARE, seguendo queste regole:
1) Può partecipare solo chi è stato nominato.
2) Non si può nominare chi ti ha nominato.
3) Si deve lasciare un link al post originario... Thinking Blogger Awards ~ The Thinking Blog ~ Knowledge Grows When Shared
4) Si deve inserire nel post il logo del ThinkingBloggerAward.


Queste sono le mie nomination:

1) Alberto, per ciò in cui crede e per i valori di cui si fa portatore, tra cui spicca, in particolare, quello dell'amicizia.

2) Berry, per la sua simpatia e la sua originalità

3) Digito, perchè nonostante i mille problemi, sa sempre farmi sorridere

4) Claudia, conosciuta da poco, per ciò che scrive e per come lo scrive

5) L'Avvocatessa, per la sua "simpatia"

sabato 5 gennaio 2008

Il cammino dei Magi


"Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme...".
Oro, incenso. Mirra anche. Furono tra le prime cose che vide, venendo alla luce.
Non che gli importasse granché delle ricchezze: in seguito l'ebbe a dimostrare.
Doveva comunque essere uno spettacolo da perderci gli occhi.
Il luccichio dei doni traboccanti dalle consunte bisacce da viaggio, contrapposto all'estrema frugalità del ricovero ove era nato.
Gli effluvi stordenti delle resine aromatiche, spandendosi, andavano a mescolarsi con l'odore secco e pronunciato dello stallatico.
Non di meno l'omaggio più gradito e inatteso fu certo la devozione che quegli uomini ricchi e distinti dimostrarono per il Neonato.
Chissà lo sgomento provato da Maria e Giuseppe.
Abituati com'erano all'unica compagnia dei pastori, si trovarono quei signori sontuosamente vestiti, chini in adorazione del Bambino.
Si dice fossero sapienti venuti da oriente: stranieri dunque.
Scrutando il cielo, o forse dentro se stessi, videro una stella che tracciò loro la via.
A noi, che sperimentiamo tempi di soluzioni facili e di frastuoni diffusi, piace pensare fosse una stella grande.
Enorme, con la coda pure.
Dimentichi che il rapporto autentico con Dio può instaurarsi e maturare solo nel silenzio di un cuore disposto a sentirne il potente sussurro.
Nel deserto, luogo privo di inutili echi, radunò il Signore il popolo eletto per manifestare la Sua volontà. Sempre in luoghi solitari si sarebbe ritirato Gesù, per pregare il Padre.
Con o senza l'aiuto degli astri, ma sicuramente con la promessa di Dio nel cuore, i Magi intrapresero il lungo e faticoso cammino.
Solo chi lo desidera con passione, giunge a vedere il volto di Cristo.

Fonte non specificata

mercoledì 2 gennaio 2008

Il cuore più bello del mondo


C'era una volta un giovane in mezzo a una piazza gremita di persone: diceva di avere il cuore più bello del mondo, o quantomeno della vallata.
Tutti quanti gliel'ammiravano: era davvero perfetto, senza alcun minimo difetto.
Erano tutti concordi nell'ammettere che quello era proprio il cuore più bello che avessero mai visto in vita loro, e più lo dicevano, più il giovane s'insuperbiva e si vantava di quel suo cuore meraviglioso.
All'improvviso spuntò fuori dal nulla un vecchio, che emergendo dalla folla disse: "Beh, a dire il vero.. il tuo cuore è molto meno bello del mio."
Quando lo mostrò, aveva puntàti addosso gli occhi di tutti: della folla, e del ragazzo.
Certo, quel cuore batteva forte, ma era ricoperto di cicatrici.
C'erano zone dove dalle quali erano stati asportàti dei pezzi e rimpiazzàti con altri, ma non combaciavano bene - così il cuore risultava tutto bitorzoluto.
Per giunta, era pieno di grossi buchi dove mancavano interi pezzi.
Così tutti quanti osservavano il vecchio, colmi di perplessità, domandandosi come potesse affermare che il suo cuore fosse bello.
Il giovane guardò com'era ridotto quel vecchio e scoppiò a ridere: "Starai scherzando!", disse. "Confronta il tuo cuore col mio: il mio è perfetto, mentre il tuo è un rattoppo di ferite e lacrime."
"Vero", ammise il vecchio. "Il tuo ha un aspetto assolutamente perfetto, ma non farei mai a cambio col mio.
Vedi, ciascuna ferita rappresenta una persona alla quale ho donato il mio amore: ho staccato un pezzo del mio cuore e gliel'ho dato, e spesso ne ho ricevuto in cambio un pezzo del loro cuore, a colmare il vuoto lasciato nel mio cuore. Ma, certo, ciò che dai non è mai esattamente uguale a ciò che ricevi – e così ho qualche bitorzolo, a cui sono affezionato, però: ciascuno mi ricorda l'amore che ho condiviso.
Altre volte invece ho dato via pezzi del mio cuore a persone che non mi hanno corrisposto: questo ti spiega le voragini.
Amare è rischioso, certo, ma per quanto dolorose siano queste voragini che rimangono aperte nel mio cuore, mi ricordano sempre l'amore che provo anche per queste persone.. e chissà? Forse un giorno ritorneranno, e magari colmeranno lo spazio che ho riservato per loro. Comprendi, adesso, che cosa sia la VERA bellezza?
Il giovane era rimasto senza parole, e lacrime copiose gli rigavano il volto.
Prese un pezzo del proprio cuore, andò incontro al vecchio, e gliel'offrì con le mani che tremavano.
Il vecchio lo accettò, lo mise nel suo cuore, poi prese un pezzo del suo vecchio cuore rattoppato e con esso colmò la ferita rimasta aperta nel cuore del giovane.
Ci entrava, ma non combaciava perfettamente, faceva un piccolo bitorzolo.
Il giovane guardò il suo cuore, che non era più "il cuore più bello del mondo", eppure lo trovava più meraviglioso che mai: perché l'amore del vecchio ora scorreva dentro di lui.


Storiella indiana