domenica 25 novembre 2007

Sofferenza


Ti ho trovato in tanti posti, Signore.
Ho sentito il battito del tuo cuore
nella quiete perfetta dei campi,
nel tabernacolo oscuro di una cattedrale vuota,
nell'unità di cuore e di mente
di un'assemblea di persone che ti amano.
Ti ho trovato nella gioia,
dove ti cerco e spesso ti trovo.

Ma sempre ti trovo nella sofferenza.
La sofferenza è come il rintocco della campana
che chiama la sposa di Dio alla preghiera.

Signore, ti ho trovato nella terribile grandezza
della sofferenza degli altri.
Ti ho visto nella sublime accettazione
e nell'inspiegabile gioia
di coloro la cui vita è tormentata dal dolore.

Ma non sono riuscito a trovarti
nei miei piccoli mali e nei miei banali dispiaceri.
Nella mia fatica
ho lasciato passare inutilmente
il dramma della tua passione redentrice,
e la vitalità gioiosa della tua Pasqua è soffocata
dal grigiore della mia autocommiserazione.

Signore io credo. Ma tu aiuta la mia fede.


Madre Teresa di Calcutta

4 commenti:

digito ergo sum ha detto...

C'è sempre una Pasqua, nella vita di ognuno. C'è sempre un Natale, da scartare di corsa. C'è sempre meno gente, che vive come Maria Teresa. Il senso? No. Non lo so.

Penelope ha detto...

X DIGITO:Non importa la quantità ma la qualità
Au revoir

digito ergo sum ha detto...

@penelope

Può darsi tu abbia ragione ma, mi chiedo: un piccolo fuoco, al polo, può davvero cambiare la massa del ghiaccio? Un abbraccio (c'ho piazzato pure la rima)

Penelope ha detto...

X Digito

Un piccolo cuore
intriso d'amore
insegna al mondo
a dare il giusto valore
ad ogni gesto
ad ogni fatto
senza per questo
essere preso
per matto

Scusami, ma dovevo risponderti per le rime!

Poi, anche un piccolo fuoco lascia il segno...o no?

Un abbraccio scioglicuore