giovedì 27 marzo 2008

La grazia di rispettare i fratelli

Signore Gesù, metti un lucchetto alla porta del nostro cuore, per non pensare male di nessuno, per non giudicare prima del tempo, per non sentir male, per non supporre, né interpretare male, per non profanare il santuario sacro delle intenzioni.
Signore Gesù, legame unificante della nostra comunità, metti un sigillo alla nostra bocca per chiudere il passo ad ogni mormorazione o commento sfavorevole.
Concedici di custodire fino alla sepoltura, le confidenze che riceviamo o le irregolarità che vediamo, sapendo che il primo e concreto modo di amare è custodire il silenzio.
Semina nelle nostre viscere fibre di delicatezza. Dacci uno spirito di profonda cortesia, per riverirci l'uno con l'altro, come avremmo fatto con te.
Signore Gesù Cristo, dacci la grazia di rispettare sempre. Così sia.

Ignazio Larranaga

2 commenti:

digito ergo sum ha detto...

Cara, sai cosa c'è? C'è che mi sa che Gesù, almeno in questo caso, c'entra ben poco. Questa dovrebbe essere una regola e, con ogni probabilità, è una regola base dell'esistenza dell'Universo. "Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria".

Nel più totale rispetto e completamente scevro di giudizi, ti abbraccio con dolcezza.

Digito

Alberto ha detto...

Teoricamente DIGITO ha ragione, ma purtroppo la regola del rispetto è sempre più un'eccezione... :-/

Un abbraccio rispettoso :-)