La pretesa freschezza della natura all'alba è un'illusione.
Tutto è così come l'avevamo lasciato al sopraggiungere della notte.
Giacciono, sparsi sul lastrico della città, i rottami del giorno precedente.
Senza contare che, in tutto il mondo, continuamente fa giorno.
Se il telefono ce lo comunicasse, udiremmo a ogni istante, del giorno e della notte:
spunta il sole, spunta il sole, spunta il sole.
Vero è che riceveremmo continuamente altrettanti annunzi:
il sole tramonta, il sole tramonta, il sole tramonta.
Perciò, quando sembra che,
al primo raggio che indora i fili di ragno fra i cespugli bagnati di rugiada,
tutto il creato canti: "È giorno, è giorno", non è tutto il Creato che canta,
e in quel momento c'è anche a qualche distanza da noi un luogo dove,
sentendosi il primo brivido della sera,
pare che il Creato mormori sul pianto delle cose:
"Pentimento, pentimento, il giorno è finito!
"Ma anche qui non è tutto il Creato, è un piccolo punto del Creato.
Achille Campanile, Cantilena all'angolo della strada!
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