La mia letteratura è emotiva, le mie storie sono emotive; l'unico spazio che ha il testo per durare è quello emozionale; se dopo due pagine il lettore non avverte il crescendo e si chiede: "Che cazzo sto a leggere?", quello che capisce niente mica è lui, cari miei, è lo scrittore.
Dopo due righe, il lettore deve essere schiavizzato, incapace di liberarsi dalle pagine; deve trovarsi coinvolto fino al parossismo, deve sudare e prendere cazzotti, e ridere, e guaire, e provare estremo godimento.Questa è letteratura.
Pier Vittorio Tondelli, L'abbandono
4 commenti:
PRIMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO...
:-D
Grazie per le belle cose che scrivi sempre sul mio blog, grazie per avermi linkato (presto lo farò anche io - ndr), grazie per le cose civili che scrivi sempre sul tuo blog, grazie di essere come sei. ;-)
Un abbraccio grato :-)
Decisamente d'accordo.
Purtroppo però molti "scrittori" non capiscono bene 'sto fatto.
Sono completamente d'accordo.. mi piace molto il tuo blog, tornerò presto a trovarti!
adoro Tondelli,riesce a dire cose che cerchi e che nn sai....1 abbraccio
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