Se dall'esterno percorro con lo sguardo la mia vita, essa non appare particolarmente felice.
Meno che mai mi è possibile, tuttavia, giudicarla infelice, malgrado ogni errore.
Ma infine, è davvero stolto preoccuparsi di felicità e infelicità, giacché a me sembra che farei maggiore difficoltà a privarmi dei giorni più infelici anziché di tutti quelli sereni.
Se in una vita umana importa accettare consapevolmente l'ineluttabile, gustare appieno il bene e il male e conquistare oltre al destino esteriore anche uno interiore più autentico e non casuale, la mia vita non è stata né povera né cattiva.
3 commenti:
i momenti brutti aiutano, poi, a viverci meglio quelli belli.
Nella vita si spera siano di più quelli felici, ma non avrebbero senso se non riuscissimo a paragonarli con quelli in cui abbiamo sofferto.
mi è sempre piaciuto Hermann Hesse (sebbene, a volte, lo abbia trovato un tantino pesante..)
Sempre belle parole...mi commuovo ogni volta
@Margy: Si, in effetti è un pò pesante, ma molto profondo
Un caro saluto
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