Non chiamarmi codardo
Padre di questa terra
Non chiamarmi non credente
Se ho pensato un momento
( Che Dio non ci amasse )
Che nel tuo destino di vecchio
E nel mio troppo giovane
Altro non potesse volare
Che un angelo in ritardo
Nella gravida notte
Madre nostra perenne
Come figli e fratelli ascoltammo
L'astuta domanda
«Uccidi uccidi-lo uccidi-mi»
Non qualche stolido agnello
Non tutto il genere umano
- precisava nel vento la eco-
E un indice freddo segreto
La guidava fra le sponde rocciose
Ed i conati di foglie
E la tua mente già pronta
Ai popoli avversi
Le tue braccia protese
A correggere il mondo
I tuoi occhi già volti
Quattro volte all'orizzonte
E tu libero dunque – tu fiero
Tu venisti ridotto a destino
A padre vero di mille moltitudini
Invecchiato al di sopra del tempo
Quando la eco mi rinvenne
Colpendo esultando il mio corpo
Come avesse ripreso la fonte
Riparo nel covo natio
La sua primigenia parola
Detta dovunque dalla mia carne
O padre
fui forse io
Nel vento
A parlare (?)
La mia voce di ritorno
Da un grembo più grande
Se riconobbi nel cuore
Quell'ordine supremo
E a dispetto di te
Mio terreno atterrito fattore
Stetti muto e mansueto
Come chi renda un fragile dono
Sulla cima del monte
Già incriminata d'aurora
Preparasti l'altare
Per la cruna più assurda
«Uccidimi ora»
dalla mia bocca finalmente
la parola ricongiunta sigillata
con anima e saliva
il verbo al quale obbedisco
pagando il prezzo
Che il tempo richiede
Per congiurare con Dio-
Un Dio che su noi fa le prove
Della sua mortalità
Di una qualche venuta a venire
Che ancora non capisco-
L'eternità fra le cose
Come tempo a ritroso
Nel figlio che muore
Nel padre che lascia morire-
Ora ti è possibile tutto -Abramo-
Non hai orizzonti a fermarti,
solo dal cielo attendiamo
Il nuovo esatto confine
l'angelo che ci dica
Dove comincia Dio
Fin dove arriva per noi
Questo essere uomo.
A.Esposito
2 commenti:
PRIMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO...
:-D
Bella.
Forse un po' troppo lunga, ma bella.
Isacco è l'emblema della fede a prescindere.
Un figlio che accetta che il padre lo sacrifichi, perché crede nelle cose in cui crede lui...
E riceve il suo giusto premio: una vita lunga, feconda e felice.
Mi piacerebbe che la mia fede fosse forte come lo era la sua. Mi piacerebbe sentirmi Isacco.
Un abbraccio biblico :-)
@Alberto:La buona volontà ti aiuta a rimanere nelle mani di colui che ti ha creato.
Di’: «Il mio Dio lo vuole, egli mi reggerà, egli mi sosterrà». Abbandonati a lui, non credere che ci sia il vuoto quasi che tu dovessi precipitare;
non t’immaginare una cosa di questo genere.
Egli ha detto: «Io riempio il cielo e la terra».
Mai egli ti mancherà; non mancargli tu, non mancare tu a te stesso."
Agostino, Esposizioni sui Salmi, 39,18(27)
Un abbraccio fiducioso
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