mercoledì 10 dicembre 2008

Il millepiedi


Vi è mai capitato di fermarvi a pensare a quel che si deve o non si deve fare così tanto da non sapere più agire nè in un senso nè in un altro?
A me, sì.


Il millepiedi era felice e tranquillo, finché un rospo non disse per scherzo: "In che ordine procedono le tue zampe?".
Il millepiedi arrovellò a tale punto la mente, che alla fine giacque perplesso in un fossato riflettendo su come dovesse muoversi.

Storiella cinese


5 commenti:

digito ergo sum ha detto...

senza iperbole, mille volte al giorno. si chiama "responsabilità". alla fine non so neppure bene di cosa...

un abbraccio

AndreA ha detto...

Assolutamente si, è capitato anche a me... ;-)

Un abbraccio ...

Alberto ha detto...

Mi sento un millepiedi con le scarpe slacciate! :-/

Un abbraccio paralizzato :-)

Viviana B. ha detto...

Beh, certo che è capitato.
Ma grazie a Dio non ho mai fatto la fine del millepiedi; quando non sapevo che strada prendere, questa si dispiegava davanti ai miei passi come per volontà propria. E alla fine anche le cose che avevo vissuto come drammatiche si sono rivelate essere le meno pesanti da sopportare. Io ho sempre creduto che ai quei bivi fosse il mio Angelo Custode ad indicarmi la via. E ci credo ogni volta di più.
Ciao!

MARGY ha detto...

BUON NATALE ... ;)