Le peggiori difficoltà e le peggiori sofferenze, per l'uomo, cominciano nel momento in cui egli crede di essere il solo padrone del proprio destino, che non esistano né Provvidenza né entità luminose per guidarlo e sostenerlo. Così taglia tutti i legami con il Cielo, e allora non è più un figlio di Dio al riparo dalle preoccupazioni. Non appena smette di fare affidamento sul Padre e sulla Madre celesti, tutte le sofferenze incominciano ad abbattersi su di lui, e si sente solo. Egli deve capire che è colpa sua: il Cielo non lo ha abbandonato; è lui che ha abbandonato il Cielo. Per risolvere i vostri problemi, per essere sempre aiutati, nutriti e illuminati, non dovete mai tagliare il legame con il Cielo, perché il Cielo non lascia mai che un suo figlio pianga in solitudine.
giovedì 6 dicembre 2007
Pensieri Quotidiani
Le peggiori difficoltà e le peggiori sofferenze, per l'uomo, cominciano nel momento in cui egli crede di essere il solo padrone del proprio destino, che non esistano né Provvidenza né entità luminose per guidarlo e sostenerlo. Così taglia tutti i legami con il Cielo, e allora non è più un figlio di Dio al riparo dalle preoccupazioni. Non appena smette di fare affidamento sul Padre e sulla Madre celesti, tutte le sofferenze incominciano ad abbattersi su di lui, e si sente solo. Egli deve capire che è colpa sua: il Cielo non lo ha abbandonato; è lui che ha abbandonato il Cielo. Per risolvere i vostri problemi, per essere sempre aiutati, nutriti e illuminati, non dovete mai tagliare il legame con il Cielo, perché il Cielo non lascia mai che un suo figlio pianga in solitudine.
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20 commenti:
PRIMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO...
:-D
Legami con il cielo, discorso lungo e complesso.
Attualmente mi vivo addosso, ma la mia bussola è sempre l'amore e la fede in Dio.
Non mi aspetto di raccogliere su questa terra i frutti di quanto seminato, ma spero che la mia vita possa essere stata utile al disegno del Signore, benché io non riesca a vederlo.
Una vita di amore verso il prossimo è molto faticosa e spesso poco appagante, ma non riuscirei a vivere diversamente.
Un abbraccio pensieroso :-)
Compito arduo. In genere, quando tutto precipita, si guarda in basso e mai in alto.
@ ALBERTO:
Una vita vissuta all'insegna dell'amore e con la luce della fede è la Vita vissuta nel senso più vero e più grande, che è quello che ci ha insegnato Gesù con la sua stessa vita, che ha donato per noi e per tutti, solo per amore e soprattutto senza aspettarsi niente in cambio da noi.
Augurati di non ottenere alcuna ricompensa su questa terra, perchè la ricompensa che ti aspetta è quella più grande e ambita che è la vita eterna in Cristo.
NON DEFINIRE POCO APPAGANTE UNA VITA VISSUTA NELL'AMORE AL PROSSIMO perchè niente nel mondo appaga o può appagare e ate è stata promessa una ricompensa ben più grande nel cielo.
Ricorda solo questo:
"Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.
Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra,
perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole.
Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate."
Pax
@ DIGITO:
Caro Digito, hai ragione, per noi è più facile abbassare gli occhi e piangere su noi stessi piuttosto che riconoscere che c'è Uno, al di sopra di noi, tanto potente da liberarci da tutte le nostre angosce e da tutte le nostre tribolazioni, se solo glielo chiediamo con il cuore e con la Fede.
Lo so, è difficile, ma perchè non provarci?
"Egli nei giorni della sua vita terrena offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per la sua pietà"
PAX
:*
Grazie.
Un abbraccio commosso :-)
Tutto è Uno. Tutto. Uno. E, cosa altrettanto importante, ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Sono due principi profondi ed elementari. Nulla di difficile da applicare. A volte, però, il mutuo da pagare, l'egoismo da sfamare, la rata da saldare... Un abbraccio.
I regali li pensiamo (anche inconsciamente) sempre commisurati all'importanza della persona a cui li dobbiamo fare...
"Qualcuno", ci ha regalato la Vita...
Buona notte!! :-)
Buon fine settimana da me e Luisella... sull'onda del bel post che hai pubblicato...
@ GINO & Luisella: Grazie! Anche a voi...
@ Andrea: Ciao Andrea! Verrò presto a trovarti a "casa" tua!
ciao mi chiamo stefano be hai pienamente ragione,non dobbiamo mai allontanarci dal cielo...mai..a l'uomo serve una guida....una guida celeste..senza di essa l'uomo è solo....senza credenze l'uomo è debole....cmq mi piace il tuo blog..mi ha colpito anche il tuo profilo visto che siamo dello stesso segno zodiacale,poi siamo entrambi della sicilia..cmq mi farebbe piacere se verresti a visitare il mio blog...
juststep90.blogspot.com
ciao grazie ti aspetto e se vuoi puoi mettermi tra i tuoi link..io ti ho già aggiunto!!!!....
Son passato eh...mica non passo sai? :D
Non voglio sminuire nessuno, ma mi sa che questo Dio sta guardando da un altra parte..
Guerre,violenze,razzismi vari.. è proprio buono si questo dio.. enon venite a dirmi che siamo noi, perche se leggete per bene la bibbia in nome suo si sono compiute le piu grandi stragi della storia.. va beh..
poi come ambasciatori ha scelto porpio una bella razza.. il Vaticano.. Che se potesse ti ruberebbe anche i soldi dalle tasche..perche, visto che si professano cosi buoni, non donano un po di tesori al terzo mondo? (è lo stato piu ricco al mondo e fa elemosina piu che donazioni) invece di bere da calici d oro non basterebbero quelli di acciaio? ci ha insegnato forse lo sfarzo il nostro Dio?
Abbiamo un papa che da giovane era nella gioventu hitleriana.. che è tutto dire..
Boh.. religione e verita' non sono mai andate di pari passo.. e piu che vado avanti,piu scopro le loro "astuzie"
Scusate ma non tutti la pensano uguale..
Mark
@ Stefano: Grazie della visita!
@ Baol: Ciao Baol!
In effetti mi sa che non passi molto spesso, comunque ti perdono :-)
Lo sai che sei sempre il benvenuto, anche en passant...
@ Marco: Benvenuto! E grazie del tuo contributo.
Il vero cristiano è colui che rispetta anche il pensiero degli altri, ed io rispetto il tuo anche se sono ben lontana dal sentirmi "Veramente Cristiana".
Cerco di esserlo, questo sì...
Non voglio giudicare quello che hai detto, avrai le tue ragioni.
Posso solo annunciarti che Dio ti ama , così come sei ed è morto sulla Croce anche per te!
Animo!
Pax
"L'umanità guarda Gesù Nazareno nato come un povero, vissuto come un miserabile, umiliato come un debole, messo in croce come criminale, e lo compiange, lo ricorda poiché questo è ciò che ha fatto per farsi venerare.
Da diciannove secoli gli uomini servono il debole che ha le sembianze di Gesù, ma Gesù era potente; e costoro non conoscono il significato della vera forza.
Gesù non visse miserabile, pervaso dalla paura, e non morì lamentandosi dal dolore bensì visse libero e come ribelle fu crocifisso morendo come grande uomo.
Gesù non fu un uccello dalle ali spezzate bensì una violenta tempesta che con il proprio impeto ha spezzato tutte le ali.
Gesù non venne da dietro l'azzurro del crepuscolo per fare del dolore il simbolo per la vita, bensì venne per fare della vita il simbolo della verità e della libertà.
Gesù non temeva i suoi persecutori e tantomeno lo spaventano i nemici e nemmeno si lamentò dei suoi giustizieri, anzi fu nobile in pubblico e coraggioso di fronte alle tenebre e alla tirannia, conobbe le piaghe ripugnanti e le risanò, udì il male parlare e lo ridusse al silenzio, incontrò l'ipocrisia e la ridicolizzò.
Gesù non scese mai dal cerchio di luce suprema per distruggere le dimore sulle cui rovine costruire poi monasteri e conventi, e non ammaliò gli uomini forti per farli pastori e monaci, bensì venne per disseminare nel cielo di questo mondo un'anima nuova e forte che spezzasse le gambe degli alti troni sui crani e demolisse i maestosi palazzi sulle tombe e annientasse gli idoli sui corpi dei deboli e dei miserabili.
Gesù non venne per insegnare alla gente a costruire chiese maestose e templi enormi nelle vicinanze delle capanne dei poveri e delle dimore fredde e oscure, bensì venne per rendere il cuore dell'uomo un tempio, la sua anima sacrificio, e il suo intelletto un sacerdote.
Questo fece Gesù Nazareno e questi sono i principi che fissò a suo tempo, se l'umanità ha capito il suo messaggio allora oggi si rallegrerà, esulterà, canterà canti di lode ed esultanza.
E tu, dominatore in croce, che guardi dal Golgota il trascorrere dei secoli, che ascolti l'agitarsi delle nazioni, che comprendi i sogni eterni, tu sulla croce macchiata di sangue sei molto più di una maestà divina e a te è dovuta più riverenza che mille re su mille troni in mille regni.
Per altro tu sei in lotta contro la morte e la morte stessa e sei più potente e coraggioso di mille comandanti di mille armate in mille battaglie.
Tu sei nel tuo dolore più felice della primavera tra i suoi fiori, tu con le tue pene sei più sereno in cuor tuo degli angeli nei cieli e davanti ai tuoi giustizieri sei più libero della luce del sole.
La corona di spine sul tuo capo è più maestosa e meravigliosa di un diadema, i chiodi conficcati nelle palme delle tue mani sono di gran misura più imponenti dello scettro di Giove e le gocce di sangue sui tuoi piedi splendono più delle collane di Astarte. Abbi pietà dei deboli che si rivolgono a te perché non sanno come rivolgersi alle loro anime, rimetti a loro i peccati perché non sanno che tu hai combattuto la morte e hai ridato vita a chi era nella tomba.
Gibran Kahlil
Ciao Madame, come va?
E' un periodo "al cardiopalma".
Passerà???
Forse è bene che passi...solo un po'.
:-)
L'a.
@ L'AVV:
Bentornata! Si, sono daccordo con te, meglio che passi solo un pò, così almeno ci si sente vivi...
Vengo presto a trovarti a " casa" tua.
Un bacio
quando ho incomincito a leggere il tuo blogger,volevo intervenire di volta in volta in risposta alle tue riflessione poesie ecc..ma mi sono trattenuta dallo scrivere,perchè non volevo cotardemente farmi scoprire, cristiana.Ora vedo che il tuo blogger serve a far emergere gli animi,a far si che tanti(amici)escono fuori con i loro pensieri.La messe è molto ma gli operai sono pochi. Non siamo stati chiamati solo per salvarci, ma per evangelizzare. ecco il compito del cristiano ciao Virginia
Non bisogna recidere certi legami.. e poi basta poco: si solleva lo sguardo e il Cielo è lì sopra di te..
Bel post e bella anche la foto *___*
(..chissà perchè mi piace? :D )
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